Come ogni anno, con l’avvicinarsi dell’approvazione della Legge di Bilancio, si amplificano le discussioni in merito alla necessità di prorogare gli incentivi per le riqualificazioni degli edifici.
Tale rito annuale non è utile al mercato della riqualificazione, perché crea incertezza che impedisce la creazione e/o il rafforzamento di una filiera industriale.
La soluzione a tutto ciò si chiama Strategia di Ristrutturazione di Lungo Periodo (LTRS – Long Term Renovation Strategy), ovvero un documento che indichi come si raggiungerà l’obiettivo di de-carbonizzazione del parco edilizio entro il 2050.
L’approvazione di tale strategia è chiesta dalla Direttiva 2018/844 che integra e modifica la Direttiva sull’efficienza energetica degli edifici (qui versione consolidata).
Il nuovo articolo 2 bis stabilisce che la strategia deve contenere, tra gli altri, “politiche e azioni volte a stimolare ristrutturazioni degli edifici profonde ed efficaci in termini di costi…”
Tali indicazioni sono state recepite con il d.lgs. n. 48/2020 che ha introdotto apposito art. 3-bis al d.lgs 192/05 (qui versione consolidata).
Tale articolo annuncia (diversamente da quanto previsto dalla Direttiva) l’approvazione di uno “schema di strategia”, contenente “la proposta di politiche e azioni, anche di lungo termine, volte a stimolare le ristrutturazioni importanti ed efficaci in termini di costi”.
Solo in seguito, verrà pubblicata la “versione definitiva della strategia”, completa dei “dettagli relativi all’attuazione della strategia stessa, ivi comprese le politiche e le azioni in essa previste”.
A marzo 2021 è stato approvato il documento denominato “Strategia di riqualificazione energetica del parco immobiliare” che ha recepito solo alcune delle osservazioni che avevamo precedentemente inviato.
Come annunciato dal d.lgs n. 48/2020, tale documento è lo schema di strategia e non contiene le politiche e le azioni, ma solo proposta delle stesse.
Le indicazioni contenute nel documento non hanno pertanto efficacia operativa.
Qualora l’avessero, infatti, avrebbero indirizzato le scelte contenute nella bozza di Legge di Bilancio 2022. In particolare, a pagina 50 dello schema di strategia si legge “si prospetta quindi l’opportunità di incrementare l’efficacia della spesa pubblica a parità di risultati, offrendo al settore un quadro normativo coordinato e semplificato, che superi l’attuale frammentazione delle misure (Superbonus, Ecobonus, Sismabonus, Bonus casa, Bonus facciate, Bonus mobili, Bonus verde, Bonus alberghi)”.
Se questa indicazione avesse efficacia operativa, la proroga del Superbonus sarebbe basata sull’efficacia dell’intervento. Invece, come sappiamo, la proroga si basa su altre caratteristiche (tipologia dell’edificio, ISEE del contribuente, ecc.).
Ribadiamo pertanto la richiesta di convocare un tavolo di lavoro partecipato per redigere la versione definitiva della strategia di ristrutturazione a lungo periodo, completa dei dettagli delle politiche e delle azioni che verranno intraprese, almeno fino al 2030.
Solo tale versione fornirà certezza agli investimenti nel mercato delle riqualificazioni edilizie e rafforzerà la filiera delle costruzioni.
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