Riqualificare per crescere

Di seguito è riportata la prima parte del position paper di Renovate Italy.

L’efficienza energetica è, a tutti gli effetti, una forma di energia. Anzi, come segnalato dall’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA), è la più abbondante forma di energia, disponibile soprattutto negli edifici (responsabili del 38% dell’intero consumo energetico nazionale).

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Figura 1: Consumo di energia degli edifici: il trend di lungo periodo, dati in milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (fonte: elaborazione CRESME su dati Mi.S.E. ed ENEA; 2013 – stima)

Da ogni edificio, in breve tempo e grazie a tecnologie disponibili ed affidabili, si può ricavare energia pulita e a buon mercato.

L’efficienza energetica applicata agli edifici consente benefici multipli; il più evidente è il sensibile abbattimento dei consumi energetici, che si traduce non solo in un risparmio economico (grazie alle bollette più leggere) per chi utilizza l’immobile, ma anche nel miglioramento della bilancia commerciale nazionale (una diminuzione del 54% dei consumi di energia degli edifici significa una minore dipendenza verso le importazioni di gas pari al 61%).

Importazioni di prodotti energetici Esportazioni di prodotti energetici Bolletta energetica (importazioni nette) PIL Importazioni totali Peso bolletta su PIL
2008 76.446 16.927 59.519 1.575.144 461.333 3,8%
2009 52.041 10.265 41.776 1.519.695 368.947 2,7%
2010 67.564 15.541 52.023 1.551.886 442.752 3,4%
2011 78.849 17.605 61.244 1.579.946 477.654 3,9%
2012 84.609 21.435 63.174 1.566.912 457.201 4,0%
2013 71.431 17.060 54.371 1.560.024 436.088 3,5%

Tabella 1: la bolletta energetica italiana, valori in milioni di euro a prezzi correnti (fonte: elaborazione CRESME su dati ISTAT).

L’efficienza energetica applicata agli edifici, produce benefici anche sociali, grazie alla creazione di nuovi posti di lavoro (ogni milione investito in efficienza energetica negli edifici genera 19 nuovi posti di lavoro, diretti e locali) e la relativa crescita economica; inoltre, l’efficienza energetica combatte la fuel poverty (tra 50 e 125 milioni di cittadini europei vivono nel rischio di precarietà energetica).

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Figura 2: [sx] percentuale di famiglie incapaci di mantenere il corretto comfort termico invernale nella propria abitazione (fonte: EU SILC 2011) – [dx] percentuale di famiglie che vivono in residenze non sufficientemente fresche in estate (fonte: Eurostat)

Infine, la diminuzione dei consumi energetici comporta una forte diminuzione degli inquinanti (sia locali, sia climalteranti) la cui prima fonte di emissione sono gli edifici.

Figura 3: mappa della concentrazione media annuale del PM10, dati in μg/m3 (fonte: European Environment Agency, 2012).

Figura 3: mappa della concentrazione media annuale del PM10, dati in μg/m3 (fonte: European Environment Agency, 2012).

 Figura 4: suddivisione delle emissioni di particolato tra i diversi settori (European Environment Agency, 2011).

Figura 4: suddivisione delle emissioni di particolato tra i diversi settori (fonte: European Environment Agency, 2011).

Diversamente dagli interventi industriali, l’efficienza energetica applicata agli edifici produce ulteriori benefici: il miglioramento del comfort, delle condizioni di salute, del benessere e della produttività (effetti indotti anche dal rinnovamento estetico degli edifici sottoposti ad interventi di efficienza energetica).

Figura 5: anni totali di vita persi dalla popolazione a causa dell’inquinamento dell’aria (Europe Environment Agency, 2005).

Figura 5: anni totali di vita persi dalla popolazione a causa dell’inquinamento dell’aria (fonte: Europe Environment Agency, 2005).

Clicca qui per scaricare il position paper completo di Renovate Italy.

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