Energy Efficiency: the first fuel for the EU economy

EEFIGLo studio, di cui si riporta l’executive summary tradotto in italiano (Efficienza energetica: il principale combustibile per l’economia europea – Come indirizzare nuovi finanziamenti per gli investimenti in efficienza energetica), è stato redatto da l’EEFIG (Energy Efficiency Financial Institutions Group) e pubblicato a febbraio 2015.

Gli investimenti in efficienza energetica sono strategicamente importanti per l’Unione Europea

Gli investimenti in efficienza energetica sono il metodo economicamente più efficace per ridurre le spese e la dipendenza europea dalle importazioni di energia, che ammontano a più di 400 miliardi di Euro/anno. Mentre gli investimenti in efficienza energetica venivano lentamente implementati durante le scorse decine di anni, ora l’Unione Europea si è accorta di trovarsi in una situazione per la quale questi investimenti sono diventati di importanza strategica a causa dell’elevato import energetico europeo, dell’instabilità dei prezzi e dalla necessità di passare ad una economia resiliente e a bassa intensità di carbonio. Gli investimenti in efficienza energetica hanno un ruolo salutare e fondamentale nella transizione verso un sistema energetico più competitivo, sicuro e sostenibile, soprattutto per quanto riguarda il mercato interno.

Il Gruppo delle Istituzioni Finanziarie per l’Efficienza Energetica (EEFIG) ha identificato la necessità di coinvolgere diversi portatori di interesse, estendere l’utilizzo di molteplici strumenti finanziari all’interno di un quadro legislativo che preveda obblighi ed incentivi. Il report identifica alcuni approcci e strumenti che hanno mostrato di essere in grado di incoraggiare gli investimenti ed abbattere le barriere di mercato che si frappongono ad un’Europa energicamente efficiente. L’estensione di questi approcci di successo e la rimozione delle barriere richiede una serie di azioni da parte dei legislatori e dei portatori di interesse al fine di mobilitare i milioni di differenti attori europei che costruiranno, finanzieranno e beneficeranno del mercato dell’efficienza energetica. In tutti gli Stati membri esiste la necessità di essere guidati da un’agenda di riforme strutturali che possa, tramite le economie di scala, arrivare a migliorare i costi e la capacità di fornitura, assicurare nuove opportunità di mercato e la crescita degli investimenti.

E’ richiesto un memorabile livello di collaborazione pubblico-privato.

Il Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici (EFSI) può dare la massima importanza all’efficienza energetica. Il livello degli investimenti europei è inferiore del 15% rispetto al picco del 2007. Il nuovo Piano Europeo per gli Investimenti ambisce a risolvere tutto ciò. Le conclusioni dell’EEFIG supportano la posizione del Piano che non esiste una sola o semplice risposta a come aumentare la crescita e che è necessario intervenire sia sulla domanda, sia sull’offerta. Gli Stati membri hanno un chiaro ruolo nel realizzare le necessarie riforme strutturali, applicando la responsabilità fiscale e garantendo la certezza del diritto per aumentare gli investimenti e per aumentare il lavoro e la crescita. In questo contesto, l’efficienza energetica è il principale combustibile perché è competitiva, economica da produrre e largamente disponibile. Per queste ragione EEFIG considera che il Piano di Investimenti dovrebbe includere un chiaro focus sul miglioramento della produttività dell’energia dell’Europa quale elemento chiave di crescita tramite fondi stanziati per gli investimenti in efficienza energetica. In questo modo, l’Europa può sbloccare i benefici multipli degli investimenti in efficienza energetica, inclusa la sicurezza energetica, la competitività, la coesione social e territoriale, la creazione di posti di lavoro, il benessere e la riduzione delle emissioni climalteranti.

Un livello memorabile di collaborazione pubblico-privato è richiesto per ottenere entro il 2030 investimenti multipli, rispetto all’attuale, in interventi di efficienza energetica. EEFIG identifica diversi strumenti finanziari che devono essere ampliati e rimarca l’importanza di unire i fondi pubblici a quelli privati per minimizzare i rischi ed ottenere i necessari finanziamenti. Il report unisce gli strumenti finanziari a politiche fattive in determinati sotto-comparti dell’edilizia e dell’industria. Al momento, gli investimenti (pubblici e privati) in interventi di efficienza energetica negli edifici, nell’industria e nelle PMI sono insufficienti. Se l’attuale trend dovesse continuare, gli Stati membri potrebbero non rispettare i target (al 2020 e oltre) e le loro economie saranno private della spinta che gli investimenti in efficienza energetica possono dare. EEFIG stima che gli investimenti privati negli interventi di efficienza energetica sugli edifici devono aumentare di 5 volte entro il 2030. E’ richiesta altresì la diffusione di intelligenti strumenti finanziari, e questi devono essere su misura per i diversi sotto-comparti, per incoraggiare una riduzione efficiente e a lungo termine dei consumi di energia negli edifici, nell’industria e nelle PMI.

La volatilità dei prezzi del petrolio e del gas naturale offre una opportunità per costruire resilienza.

La drammatica caduta dei prezzi del petrolio, ed i probabili conseguenti bassi prezzi europei del gas, evidenziano la necessità per l’Europa di avere edifici, industrie e PMI la cui competitività e costi di gestione siamo meglio isolati dalle incertezze e volatilità causate da uno shock dei prezzi delle commodity. Questa benvoluta tregua diminuirà la bolletta energetica europea e fornirà nuove capacità di investimento (pubblico e privato) in interventi in efficienza energetica a lungo periodo, al fine di aumentare la resilienza degli edifici, dell’industria e delle PMI nei riguardi di volatilità e costi maggiori. Gli attuali prezzi del carbonio (7 Euro/tonn CO2 nel mercato ETS) stanno avendo un basso impatto diretto sui livelli di investimento in interdetti in efficienza energetica sugli edifici e nell’industria. Comunque EEFIG vede i minori costi per il gas naturale come una benvenuta opportunità affinché i legislatori migliorino le attuali leggi, utilizzano strumenti fiscali per incentivare l’efficienza energetica, riducano i sussidi che favoriscano un maggiore consumo di energia e li riciclino in fondi specifici per l’efficienza energetica, la resilienza e la competitività a lungo temine.

Unicamente il processo intrapreso da EEFIG ha ottenuto risultati chiari e condivisi.

Alla fine del 2013 EEFIG (che riunisce più di 120 esperti da diversi partecipanti) ha unito le forze con la Commissione Europea ed il Programma Finanziario per l’Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP FI) al fine di trovare una soluzione per aumentare gli investimenti in efficienza energetica in Europa. Il report finale rappresenta il consenso e la visione condivisa degli esperti alla fine di un lavoro collaborativo di 16 mesi in un processo articolato su differenti passaggi:

  • uno studio della letteratura;
  • caratterizzazione del mercato e dei fondamenti logici degli investimenti in efficienza energetica per gli edifici, l’industria e le PMI;
  • identificazione e definizione dei punti chiave della fornitura e della domanda degli investimenti in efficienza energetica per ogni settore ed individuazione delle priorità per edifici e tipologia di aziende;
  • identificazione degli strumenti e degli approcci richiesti per stimolare ogni gruppo agli investimenti in efficienza energetica;
  • insieme di raccomandazioni chiare per i legislatori e gli attori di mercato.

Il risultato di questo processo è stato così riassunto:

  • EEFIG identifica forti e fondati motivi economici, sociali e di competitività a favore dell’ampliamento degli investimenti in efficienza energetica negli edifici, nell’industria e nelle PMI.
  • EEFIG vede una forte opportunità economica che è raggiungibile aumentando gli stimoli sia per la domanda, sia per l’offerta, agli investimenti in efficienza energetica negli edifici e nei sotto-comparti industriali.
  • Sebbene non vi sia una soluzione singola, EEFIG identifica un insieme di misure trasversali e requisiti individuali per supportare gli investimenti in ogni segmento di mercato, rimarcando differenze nazionali, soprattutto negli Stati con minor reddito.
  • Nell’analisi dei differenti strumenti ed approcci, EEFIG identifica quelli che sono auto-regolati dal mercato e quelli che necessitano di essere regolari dal legislatore. Entrambi devono lavorare in parallelo per ottenere il desiderato aumento degli investimenti in efficienza energetica.
  • Per gli edifici e l’industria, EEFIG sviluppa separatamente analisi e raccomandazioni per i legislatori e per gli attori del mercato, al fine di aumentare il tasso di investimenti in efficienza energetica.
  • EEFIG conclude sottolineando 7 temi chiave che emergono da un’analisi su edifici, industria, PMI e fornisce alla Commissione Europea raccomandazioni finali per le proprie considerazioni.

EEFIG presenta le proprie raccomandazioni chiave al mercato ed alla politica.

EEFIG considera che le proprie raccomandazioni per il mercato e le azioni regolate dal legislatore, dovrebbe essere considerate in un ampio contesto di riforme strutturali necessarie per migliorare la competitività dell’economia europea ed assicurare che il Piano Europeo per gli Investimenti abbia un impatto sostenibile sulla strategia al 2030 per il clima e l’ambiente. Queste azioni includono ma non sono limitate alle seguenti.

Azioni del mercato:

  • Miglioramento delle metodologie per la certificazione degli edifici e degli standards per i certificati di prestazione energetica; implementazione di standard di prestazione minima in caso di rinnovamento dell’edificio, locazione o vendita per aiutare a costruire un vivace e comparabile mercato europeo per gli investimenti in efficienza energetica degli edifici.
  • Miglioramento nel flusso delle informazioni tramite lo sviluppo di database opensource sull’energia e sui costi negli edifici e tramite un sistema efficace per la condivisione all’interno dei settori industriali delle informazioni e delle esperienze tecniche.
  • Facilitare l’innovazione come il pagamento in bolletta e l’utilizzo delle tasse come strumento di finanziamento creando progetti pilota per far crescere gli investimenti in efficienza energetica negli edifici commerciali e residenziali.
  • Sviluppare un sistema di valutazione dei progetti per fornire una valutazione trasparente dei rischi tecnici e finanziari dei progetti di riqualificazione energetica degli edifici e le loro strutture contrattuali.

Azioni economiche:

  • Razionalizzare, unire e ottimizzare l’uso dei fondi strutturali e di investimento europei, Horizon 2020 e gli introiti dal mercato europeo ETS per gli investimenti in efficienza energetica assicurando un miglior collegamento alle strategie nazionali per la riqualificazione degli edifici attraverso i fondi nazionali per l’efficienza energetica e le riforme del mercato dell’energia.
  • Aumentare l’uso di strumenti fiscali mirati a motivare i proprietari e le società a preferire prodotti a maggiore efficienza energetica all’atto della sostituzione di questi ultimi.
  • Revisione dei trattamenti contabili (pubblici e privati) dei Contratti a Prestazione Energetica Garantita (EPC – Energy Performance Contracts).
  • Ulteriore disamina da parte di esperti in merito ai tassi di sconto utilizzati nella programmazione energetica, nella scrittura delle regole e nel processo decisionale per gli investimenti, al fine di bilanciare correttamente i benefici ed i rischi dell’efficienza energetica.

Azioni finanziarie:

  • Sviluppare un insieme condiviso di procedure e standard per le assicurazioni dell’efficienza energetica e la riqualificazione degli edifici (per investimenti sia a debito, sia a capitale).
  • Correggere le regole finanziarie per ottenere un miglior supporto all’innovazione da parte del capitale di mercato, assicurando che la valutazione dei rischi e le relative richieste di capitale per investimenti di efficienza energetica a lungo termine correttamente riflettano i rischi; sviluppare il potenziale di mercato per i green bonds, il finanziamento tra cittadini, la cessione dei crediti per EPC ed ulteriori modalità innovative di finanziamento per l’efficienza energetica.
  • Correggere le barriere al mercato dei mutui verdi, anche esaminando come includere i costi dell’energia e il potenziale dell’efficienza energetica nel calcolo delle disponibilità finanziarie.
  • Assicurare che le nuove regolamentazioni per le istituzioni finanziarie (Solvency II e Basilea III) non discriminino gli investimenti in efficienza energetica.
  • Assicurare che l’assistenza tecnica pubblica e le strutture di assistenza allo sviluppo dei progetti siano tra di loro compatibili e possano essere facilmente abbinate a fondi di mercato e finanziamenti agevolati da parte di istituzioni finanziarie di esperienza e qualificate.
  • Assicurare che le strutture di ri-finanziamento pubblico, come quelle gestite dalla Banca Centrale Europea, confermino l’eleggibilità per gli strumenti finanziari correlati all’efficienza energetica.

Azioni istituzionali:

  • Aumentare la capacità di facilitare l’assistenza in corso allo sviluppo dei progetti per tutti gli attori importanti ed assistenza tecnica ad autorità ed entità pubbliche per lo sviluppo e l’aggregazione degli investimenti in efficienza energetica nelle PMI e negli abitazioni.
  • Revisione delle norme sugli appalti pubblici per valutare i minori costi operativi (derivanti dagli interventi di efficienza energetica) come parte dei propri processi valutativi degli appalti.
  • Capacità istituzionale di implementare Roadmap nazionali per la riqualificazione degli edifici che attivino pianificazioni a lungo termine ed una estensione della catena di approvvigionamento per ottenere e finanziare ambiziosi programmi di riqualificazione degli edifici.
  • Un migliorato focus sul quadro regolamentare che supporti forti scelte aziendali di investimenti in efficienza energetica al punto chiave nel loro ciclo di investimento (e connesse con audit energetici).
  • Revisione per assicurare che le attuali regole sugli aiuti di stato non gravino in modo non necessario sugli investimenti accelerati in efficienza energetica e sull’estensione degli strumenti finanziari pubblico-privati.

Nella seguente tabella sono sviluppate e sintetizzate le azioni citate e le raccomandazioni per i legislatori e gli attori di mercato per il settore delle costruzioni.

Sintesi delle raccomandazioni dell’EEFIG (settore delle costruzioni)
Per i legislatori Per gli attori del mercato
La regolamentazione sugli edifici esistenti dovrebbe essere completamente implementata, armonizzata e coerentemente applicata negli Stati Membri della UE; Coinvolgere i decisori chiave (proprietari e manager) con un “business case” chiaro e con prove che aumentino in loro la consapevolezza dei molteplici vantaggi degli interventi di riqualificazione energetica degli edifici;
Le future disposizioni legislative sugli edifici europei dovrebbero attuare una pressione concertata e coerente per migliorare l’efficienza energetica degli edifici; Facilitare l’accesso alle informazioni corrette da parte dei responsabili decisionali qualificati;
Decisioni di alta qualità e bassi costi di transazione sono possibili solo in presenza di dati facilmente accessibili e procedure standard; Migliorare i processi e gli standard per la certificazione degli edifici, i Certificati di Prestazione Energetica e le norme tecniche sull’energia;
La contabilità, i resoconti e le procedure di aggiudicazione degli appalti devono agevolare, e non ostacolare, adeguati investimenti nell’efficienza energetica degli edifici pubblici; Promuovere standard per ogni elemento coinvolto nel processo di investimento degli interventi di efficienza energetica;
Il miglioramento su larga scala dell’efficienza energetica degli edifici residenziali può avere luogo solo con una concertata veicolazione di ogni specifico driver degli investimenti (in termini sia di offerta, sia di domanda) di questo settore, nonché con l’impegno ed il coinvolgimento dei canali di distribuzione al dettaglio; Finanziare tramite prestiti il settore privato attraverso l’uso ottimale di fondi europei strutturali, fondi di investimento e fondi degli Stati membri.
Grazie ad un intelligente utilizzo di Horizon 2020 e dei Fondi Strutturali e di Investimento Europei (ESIF) 2014-2020, gli investimenti in efficienza energetica e nell’assistenza tecnica devono essere indirizzati verso meccanismi di condivisione del rischio finanziario ed assistenza allo sviluppo di progetti, in collaborazione con partner con esperienze di successo.

Scarica lo studio completo (in inglese).

2 pensieri su “Energy Efficiency: the first fuel for the EU economy

  1. Pingback: Oltre la stabilizzazione dell’ecobonus | Renovate Italy

  2. Pingback: Osservazioni alla SEN2017 | Renovate Italy

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.